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Parco Archeologico dell’Appia Antica | Roma

www.parcoarcheologicoappiaantica.it

Il Parco Archeologico dell’Appia Antica nasce come Istituto dotato di autonomia speciale (scientifica, finanziaria, contabile e amministrativa) nell’ambito della riforma Franceschini di riorganizzazione del MIC nella quale sono stati individuati istituti e musei di rilevante interesse nazionale. L’Istituto nasce allo scopo di promuovere l’ambito territoriale attraversato dall’antica via Appia riconoscendone la specificità tra i luoghi della cultura e l’unitarietà dei diversi complessi archeologici, monumentali e paesaggistici.

Il Parco Archeologico dell’Appia Antica si sviluppa da Porta Capena sino alla località di Frattocchie nel comune di Marino, tra la via Ardeatina e l’Appia Nuova, includendo la Valle della Caffarella e l’area di Tormarancia. Il suo perimetro di fatto coincide con quello del Parco Regionale dell’Appia Antica che ha competenze di carattere naturalistico e che concorre alla valorizzazione dello stesso territorio.

Il Parco Archeologico ha in consegna un ampio tratto dell’antica via Appia, di proprietà del Demanio dello Stato, dal civico n. 195 fino alla località di Frattocchie, con i monumenti sui lati, e i siti di Cecilia Metella e Castrum Caetani, Capo di Bove, Villa dei Quintili e Santa Maria Nova, il Parco delle Tombe della via Latina, il complesso degli Acquedotti, la Villa dei Sette Bassi, l’Antiquarium di Lucrezia Romana. Per vedere i confini vai alla Mappa interattiva.

Il Parco Archeologico dell’Appia Antica esercita le proprie competenze nell’ambito della tutela, della conservazione e della valorizzazione al fine di contribuire alla salvaguardia del patrimonio culturale di competenza, materiale e immateriale, alla promozione e valorizzazione dei monumenti e del paesaggio nel suo complesso.

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